Espressioni corse

Prima di arrivare a CorsicaSeguite un corso rapido di espressioni Corsica per il vostro vacanze in modo da non rimanere stupefatti Corso.

Alcune pronunce di base

Visita Corsica le estremità delle parole sono spesso inghiottite.

  • La "U" si pronuncia sempre "OR",
  • la "T" diventa una "D",
  • la "TT" in una "T",
  • la "V" viene generalmente pronunciata come "B" (tranne che nel sud della Francia). Corsica)
  • e solo al Sud "LL" si pronuncia "DD".

Le consonanti K, W e X non esistono in Corsica. Per quanto riguarda le vocali, la "A" e la "I" si pronunciano come in francese, la "U" si pronuncia "OU", la "E" non è mai muta e la "Y" non esiste.

Ecco alcune parole ed espressioni familiari

ïé

No : Innò

Benvenuti : Benvenuti

Sta per : Va bè

Come vanno le cose? : Cumu và?

Ciao : Bonghjornu

Buona sera Bóna sarà

Buona notte : Bóna notte

Alla vostra salute Saluto!

Addio : Avvèdeci

Grazie Grazie

Mi scusi : Scusatemi

Posso mangiare? manghjà, possu?

Machja macchia (vegetazione locale)

Paghjella canto polifonico tradizionale

Amicu : amico

Nomi corsi nella toponomastica

Bocca : Col

Capu Vertice, corso

Lavu : Lago

Penta, pentone : Grande roccia

Foce Passo di alta montagna, imbocco

Carrughju : strada

Piscia : Cascata

Serra Crinale, o catena montuosa

Castagnu : Castagno

Liccetu Bosco di lecci

Indè a casa di qualcuno

Alcune chiavi di lettura del linguaggio e dei suoi corsismi

Quello che proponiamo qui è un piccolo glossario di espressioni. corsaro impiegate più spesso dai giovani.

Abbiamo deciso di parlarvene perché è un fenomeno molto diffuso in Francia. CorsicaLa lingua varia da regione a regione. Un gruppo di giovani che chiacchierano in francese nella piazza del mercato sarà un vero e proprio enigma linguistico, dato che le espressioni e gli altri modi di dire corsi sono tantissimi.

Ecco un'antologia delle espressioni più comuni, che può aiutarvi a vedere le cose con maggiore chiarezza e a non lasciarvi "trasportare".

Monta a sega montà à zegua" o "monter la sègue" o "tenter".

Espressione dalle mille sfaccettature, nella sua accezione più comune si usa per descrivere qualcuno che è pretenzioso: si dice allora che è una "monta sega" (un "kakou" a Marsiglia). "Tentare" qualcuno o "mostrargli le corde" significa in un certo senso ingannarlo, fargli credere qualcosa di falso di cui è l'unico a non essere a conoscenza, nel qual caso sarà il "tacchino dello scherzo"!

Si tratta di una pratica molto diffusa in CorsicaQuesto è ciò che chiamiamo "macagna", una sorta di umorismo. Corsica fatta di autoironia e osservazioni critiche.

Il leggendario " Babin "Ad Ajaccio si pronuncia "va bè", mentre se è pronunciato in forma interrogativa significa semplicemente "ça va? A Bastia, ad esempio, "va bè" diventa "babin" ed è una sorta di interiezione usata alla fine di una frase o per punteggiare verbalmente una frase. "Babin" può essere un punto esclamativo enfatico, un superlativo o un punto fermo!

Pinzuttu Pointu" è il termine francese continentale che significa "tagliente". Esistono due ipotesi sull'origine della parola. La prima, legata alla sua traduzione, spiegherebbe il forte accento "pointu" dei parigini, tra gli altri. La seconda deriva dal tricorno che indossavano i voltigeurs francesi del racconto di Marbeuf quando arrivavano a Parigi. Corsica nel XVIII secolo.

Avà " [awa]: altra interiezione. Questa esprime stupore. Esempio: Jean-Marc: "Non sto più con Georgette", Simon: "Ava!...", oppure Fabien: "Qualcuno ha rubato la mia tavola da surf", Victor: "Ava, non è vero!...".

Aio! "aillot]. Esprime impazienza, insistenza, esempio: Livia impiega 1 h e 30 per prepararsi, Victor si spazientisce: "Aio, sbrigati!

chè " [kè]: Usato soprattutto nel Cortenais e nei villaggi dell'entroterra, "chè" ha due significati: il primo è usato nella forma interrogativa per esprimere una domanda, ad esempio "chè, on va sortir ou pas ce soir? Il secondo è usato per esprimere un'affermazione, una sfida o un appello, ad esempio "chè, écoute-moi" ("ascoltami").

Macu " [mâquou] (per deformazione: "mac"): È "buono". Alcune donne di Ajaccio dicono "toc de mac", ovviamente se non ve lo avessimo spiegato avreste avuto difficoltà a capire una discussione.

Piombu " [piombou]: espressione tipica di Ajaccio, "piombu" esprime un intenso stupore, ad esempio Guillaume: "Ieri sera ho corso 25 chilometri", Robert: "Piombu, tant que ça!

"Saeta [çaèta]: ha più o meno lo stesso significato del Piombu, ma è utilizzato soprattutto in Balagne, più precisamente a L'Ile-Rousse.

Strega, stragna "strègua, strâgna]: una strega, qualcuno di antipatico o strano, in Corsica Lo straniero è chiamato "u stragneru".

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  1. Avatar per Glaunec Glaunec 24 Maggio
    • Avatar per Francé Francé 24 aprile
    • Avatar per yvan marcos raffalli yvan marcos raffalli 8 Maggio
  2. Avatar per Stylexe02 Stili02 11 dicembre
    • Avatar per la Francia Francia 24 aprile
      • Avatar per Paccio Paccio 25 febbraio
        • Avatar per Looper 2a Looper 2a 12 aprile
          • Avatar per vincenzo Bartoli vincenzo Bartoli 22 aprile
    • Avatar per yvan marcos raffalli yvan marcos raffalli 8 Maggio
      • Avatar per Julieta sa Julieta sa 7 aprile
  3. Avatar per Biancardini Biancardini 28 novembre
  4. Avatar per Brice Andreota Brice Andreota 14 marzo
  5. Avatar per Lucciana Lucciana 29 giugno

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